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Cultura e spettacoli del quotidiano "La
Città" - 12 09 97
Mario
Maiorino
[...] Una
prova felice del suo temperamento ora ci viene
dato da una composizione eseguita e collocata
sulle porte d'ingresso della sede cavese della
Banca Popolare de Salerno testé inaugurata: sei
formelle in bronzo eseguite a cera persa,
sagomate in tradizione toscana, in cui, in
altorilievo, in una sintesi di robustezza, ha
rappresentato la storia della città dall'anno
Mille e più fino ad oggi, con sei episodi
singoli: la raffigurazione di reperti
archeologici da tempo posti nella Villa
Comunale, e di una colonna romana in piazza S.
Francesco; La Badia, con S. Alferio, suo
fondatore e il suo primo successore S. Leone;
Una veduta di Cava antica col porticato e il
ponte di S. Francesco; Il gioco dei colombi a
Rotolo; la battaglia di S. Lucia, con i
trombonieri cavesi che scacciano i cavalieri
francesi; e, infine, la Saga di Monte Castello
di oggi. Gli episodi singoli sono raccontati in
modo da congiungersi in un tutt'uno, dipanandosi
in un excursus come da favola.
Nella
composizione, anzi nelle composizioni, i volumi
hanno cenni che si disperdono man mano che dal
centro ci si muova verso i contorni; e la forma,
rassodata in una sostanziale, veristica
naturalezza, si congiunge alla misura di un
insieme con declinazione che sfugge all'opaco,
venendo in luce con l'avvenimento descritto. Ciò
è in potere solo di uno scultore di gusto e
capacità che sa come lievitare le masse, come
renderle più o meno appariscenti, e come creare
l'aria e l'atmosfera circolante per una bellezza
scenografica che appaia a primo acchito. [...] |